Palazzo Clemente della Rovere

Palazzo Clemente della Rovere
Il portale del palazzo
Localizzazione
StatoBandiera dell'Italia Italia
RegioneLiguria
LocalitàGenova
IndirizzoPiazza Rovere
Coordinate44°24′35.46″N 8°56′09.76″E44°24′35.46″N, 8°56′09.76″E
Informazioni generali
CondizioniIn uso
Costruzione1580-1581
Inaugurazione1581
Usouffici
Realizzazione
AppaltatoreClemente della Rovere
Proprietarioabitazioni e uffici, incluso il Consolato generale d’Islanda
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 Bene protetto dall'UNESCO
Le Strade Nuove ed il complesso dei Palazzi dei Rolli di Genova
 Patrimonio dell'umanità
TipoCulturali
Criterio(ii) (iv)
PericoloNon in pericolo
Riconosciuto dal2006
Scheda UNESCO(EN) Genoa: Le Strade Nuove and the system of the Palazzi dei Rolli
(FR) Scheda
Manuale

Il Palazzo Clemente della Rovere è un edificio storico italiano, collocato in piazza Rovere 1, nel centro storico di Genova. È uno dei Palazzi dei Rolli designati, al tempo della Repubblica di Genova, a ospitare gli ospiti di alto rango per conto del governo, durante le visite di stato.

L'edificio è fra i 42 palazzi dei rolli selezionati e dichiarati Patrimonio dell'umanità dall'UNESCO il 13 luglio 2006.[1]

Storia e descrizione

Costruito tra il 1580 e il 1581 e nobilitato dalla piazza prospiciente, il palazzo si presenta come un organismo complesso costituito da due distinte unità edilizie, la più piccola delle quali fu anch'essa inclusa nel rollo del 1599.[2][3]

Il palazzo fu commissionato da Clemente della Rovere, aristocratico genovese appartenente alla nobile famiglia dei Della Rovere, che conta fra i suoi membri due Papi (Sisto IV e Giulio II), il duca di Urbino Francesco Maria I e il Doge di Genova Francesco Maria della Rovere. Nel campo delle arti, la famiglia dei Della Rovere ha raggiunto l'apice della sua influenze nel Quattrocento, quando papa Sisto IV della Rovere commissionò la Cappella Sistina, e nel Cinquecento, quando Papa Giulio II divenne famoso per l'appoggio a numerosi artisti. A Genova, il Doge Francesco Maria della Rovere fu un collezionista di cristally, maioliche e dipinti per il palazzo, dove si ritirò al termine del suo mandato dogale.[4][5].

Il palazzo fu costruito fra via San Sebastiano e Salita Santa Caterina, in un'area che successivamente sarebbe entrata a far parte del centro della città, ma che nel Cinquecento si trovava a ridosso della cinta muraria e ospitava edifici religiosi dove regnava pace e tranquillità. La particolare orografia del sito, limite estremo dell'abitato urbano e luogo di insediamenti religiosi, condiziona l'articolazione dell'edificio, costringendola ad adeguarsi ai progressivi abbassamenti del livello stradale. Queste trasformazioni urbanistiche, tuttavia, influirono solo sull'architettura esterna, poiché l'organizzazione plano-volumetrica risulta tuttora aderire quasi completamente a quella riportata nella descrizione del Rubens. Sul prospetto verso l'attuale via di San Sebastiano sono ancora visibili, non senza difficoltà, le tracce della decorazione pittorica oggi campita in larga parte da una ritinteggiatura monocroma.[2] Alla sinistra del Palazzo si trova la seicentesca statua di Nostra Signora della Provvidenza[5].

Nell'Ottocento il palazzo passò alla famiglia Piccardo,[5] per poi ospitare il Consolato Generale d'Islanda[4].

Il palazzo ospita abitazioni e uffici, incluso il consolato generale d'Islanda.[2]

Galleria d'immagini

  • Il disegno di Rubens del palazzo
    Il disegno di Rubens del palazzo
  • La facciata attigua all'ingresso principale
    La facciata attigua all'ingresso principale
  • Palazzo Clemente della Rovere
    Palazzo Clemente della Rovere
  • Palazzo Clemente della Rovere Genova, Nostra Signora della Misericordia
    Palazzo Clemente della Rovere Genova, Nostra Signora della Misericordia
  • Palazzo Clemente della Rovere, Portale
    Palazzo Clemente della Rovere, Portale

Note

  1. ^ (EN) Proposal for the inscription of Genoa Le Strade Nuove and the System of the Palazzi dei Rolli in the Unesco World Heritage List (PDF), vol. 1, Unesco, 2006.
  2. ^ a b c Palazzo di Clemente Della Rovere, su unesco.comune.genova.it.
  3. ^ 2. Palazzo di Clemente della Rovere, su Genova: le Strade Nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli, Comune di Genova.
  4. ^ a b Mario Quercioli, I Palazzi dei Rolli di Genova, Genova, Libreria dello Stato, Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato, 2008, pp. 40-41, ISBN 978-88-240-1143-3.
  5. ^ a b c Pomella Gioconda, Guida completa ai Palazzi dei Rolli di Genova, Genova, De Ferrari, 2007, p. 11, ISBN 978-88-7172-815-5.

Bibliografia

  • Ennio Poleggi, Strada Nuova: una lottizzazione del Cinquecento a Genova, Genova, SAGEP Editrice, 1968.
  • Mario Labò, I palazzi di Genova di P.P. Rubens, Genova, Nuova Editrice Genovese, 2003.
  • Gioconda Pomella, Guida Completa ai Palazzi dei Rolli Genova, Genova, De Ferrari Editore, 2007, ISBN 9788871728155.
  • Ennio Poleggi, Genova Le Strade Nuove e il sistema dei Palazzi dei Rolli, Genova, SAGEP Editrice, 2008, ISBN 9788870589962.
  • Mauro Quercioli, I Palazzi dei Rolli di Genova, Roma, Libreria dello Stato, 2008, ISBN 9788824011433.
  • Fiorella Caraceni Poleggi, Palazzi Antichi e Moderni di Genova raccolti e disegnati da Pietro Paolo Rubens, Genova, Tormena Editore, 2016, ISBN 9788884801302.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su rolliestradenuove.it. Modifica su Wikidata
  • Palazzo di Clemente Della Rovere (piazza Rovere), su unesco.comune.genova.it.
  • Palazzo di Clemente Della Rovere (via San Sebastiano), su unesco.comune.genova.it.
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