Lilea
Lilea | |
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Nome originale | Λίλαια |
Territorio e popolazione | |
Lingua | greco antico |
Localizzazione | |
Stato attuale | Grecia |
Coordinate | 38°37′33.3″N 22°30′18.3″E38°37′33.3″N, 22°30′18.3″E |
Cartografia | |
Lilea | |
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Lilea (in greco antico: Λίλαια?, Lílaia) era una città dell'antica Grecia, ubicata in Focide, menzionata da Omero nel catalogo delle navi dell'Iliade.[1] Si trovava alle falde del monte Parnaso e nelle vicinanze del fiume Cefiso.[2]
Storia
Si dice che Lilea era una delle naiadi e figlia di Cefiso.
All'epoca delle guerre persiane doveva appartenere alla Doride, alleata dei persiani, dal momento che non venne distrutta. Fu poi distrutta nella terza guerra sacra e quindi ricostruita.
Fu occupata da Demetrio I di Macedonia, e distrutta, per la seconda volta, da Filippo V di Macedonia, ma successivamente riconquistò l'indipendenza dal regno di Macedonia.
Pausania dice che vi era un teatro, un'ágora e delle terme, oltre a due templi dedicati ad Apollo e Artemide, decorati con statue in stile attico e in marmo pentelico.[3]
Le sue rovine si trovano nella località chiamata Paleocastro a 1 km dalla sorgente del fiume Cefiso. I resti delle mura e delle porte di Lilea si trovano ad est dell'attuale città di Kato-Agoriani alle falde settentrionali del Parnaso.
Note
- ^ Omero, Iliade, II, 523.
- ^ Strabone, IX,2,19; IX,3,16.
- ^ Pausania, X,33,3-5.
Bibliografia
- (EN) William Smith (a cura di), Lilaea, in Dictionary of Greek and Roman Geography, 1890.
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