James M. Smith
James M. Smith | |
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48º Governatore della Georgia | |
Durata mandato | 12 gennaio 1872 – 12 gennaio 1877 |
Predecessore | Benjamin Conley |
Successore | Alfred H. Colquitt |
Dati generali | |
Partito politico | Democratico |
Professione | Militare Avvocato |
James M. Smith | |
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Nascita | Contea di Twiggs, 24 ottobre 1823 |
Morte | Columbus, 25 novembre 1890 |
Cause della morte | Ictus |
Luogo di sepoltura | Alta Vista Cemetery (Gainesville) |
Dati militari | |
Paese servito | Stati Uniti Stati Confederati d'America |
Forza armata | United States Army Confederate States Army |
Anni di servizio | 1846-1848 (USA) 1861-1864 (CSA) |
Grado | Capitano (USA) Colonnello (CSA) |
Comandanti | John Brown Gordon |
Guerre | Guerra messico-statunitense Guerra civile americana |
Battaglie | Battaglia di Churubusco Battaglia di Gaines' Mill Battaglia di Chancellorsville Battaglia di Fredericksburg Battaglia di Gettysburg Battaglia di Sharpsburg Battaglia di Cold Harbor |
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Manuale |
James Milton Smith Jr. (Contea di Twiggs, 24 ottobre 1823 – Columbus, 25 novembre 1890) è stato un politico statunitense.
Biografia
Origini
Nacque nel 1823 nella contea di Twiggs, da Martha e James Smith Sr.[1] Durante la giovinezza svolse molti lavori, tra cui fabbro e militare, combattendo nella guerra messico-statunitense e distinguendosi alla battaglia di Churubusco.[1]
Tornato in Georgia, studiò legge e divenne avvocato, e infine magistrato poche settimane prima dello scoppio della guerra civile americana. All'inizio del conflitto decise tuttavia di abbandonare la professione legale e arruolarsi, partecipando a molte delle principali battaglie della guerra di secessione.[1][2]
Congedato nel 1864 col grado di colonnello dopo essere stato ferito alla battaglia di Cold Harbor,[2] tornò in Georgia per gestire la locale milizia statale, entrando nel frattempo in politica.[2] Dopo la fine del conflitto si trasferì a Columbus e riprese la carriera legale, difendo insieme ad Alexander H. Stephens alcuni membri del Ku Klux Klan accusati dell'omicidio di un attivista repubblicano.[1]
Governatore della Georgia
Dopo le dimissioni del governatore della Georgia Rufus Bullock nel 1871 e il fallimento del successore Benjamin Conley nel consolidare il potere dei repubblicani, i democratici riuscirono ad indire un'elezione speciale per lo stesso 1871, alla quale Smith concorse come candidato del Partito Democratico. L'elezione venne boicottata dai repubblicani, e su una platea di 200 000 elettori si recarono alle urne solo in 39 000, cosa che garantì a Smith l'elezione a nuovo governatore.[1][2]
Il mandato quadriennale di Smith fu caratterizzato dalla stagnazione dell'economia georgiana, lasciata distrutta dalla guerra civile così come buona parte delle infrastrutture.[2] Ciò comunque non gli impedì di essere rieletto nelle regolari elezioni del 1872, viziate tuttavia dalle violenze del Ku Klux Klan: Smith aveva infatti sposato le tesi del suprematismo bianco, e cercando di mutuare il sistema schiavista che aveva fino a quel momento retto l'economia sudista, implementò un programma lavorativo per i carcerati, i quali venivano impiegati a basso prezzo per realizzare le opere pubbliche. Essi erano per la stragrande maggioranza afroamericani, incarcerati spesso con motivazioni e sentenze dubbie.[1]
Ultimi anni e morte
Nel 1876 non si ricandidò, rimanendo comunque stretto collaboratore dei successivi governatori.[1][2] Alla fine del 1890 subì un ictus dal quale non si riprese, morendo il 25 novembre successivo.[1][2]
Note
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