Impressioni irlandesi
Impressioni irlandesi | |
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Titolo originale | Irish Impressions |
Autore | Gilbert Keith Chesterton |
1ª ed. originale | 1919 |
Genere | saggio |
Sottogenere | politica, sociologia |
Lingua originale | inglese |
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«Combattere contro l’erba è combattere contro Dio; possiamo solo gestire così male la nostra città e i nostri cittadini che l’erba crescerà nelle nostre strade. E anche così saranno le strade a morire; e l’erba vivrà ancora.»
(G. K. Chesterton, Impressioni irlandesi, La radice della realtà)
Impressioni irlandesi (Irish Impressions) è un saggio dello scrittore inglese Gilbert Keith Chesterton, pubblicato nel 1919.
Chesterton si recò in Irlanda dopo i fatti sanguinosi della rivolta di Pasqua, nell'autunno del 1918. La ragione principale della sua visita era convincere gli irlandesi a partecipare alla guerra. Si era parlato di coscrizione per gli irlandesi, e Chesterton, con molti altri, vedeva bene quanto questo tentativo sarebbe stato disastroso; così si recò in Irlanda come noto anti-imperialista, a cercare aiuto volontario da parte dei cittadini. Alla fine, i suoi sforzi risultarono superflui perché la guerra era praticamente finita. Mentre si trovava là, scrisse una serie di articoli per il New Witness, e questi articoli vennero poi trasformati nei brevi saggi che costituiscono le Impressioni irlandesi.
Sullo sfondo travagliato della prima guerra mondiale, Chesterton analizza con profonda lucidità i moti e le contraddizioni del complicato rapporto tra Irlanda e Inghilterra, studiando le cause, le ragioni e le debolezze delle posizioni in campo, nelle loro diverse declinazioni: nazionalismo, unionismo, fenianismo, eccetera. Gli scritti di Chesterton non si limitano tuttavia a una mera analisi, ma cercano di muovere, rivelando le reciproche incomprensioni, spunti propositivi per il confronto tra le due nazioni. Come avrebbe poi scritto nella sua Autobiografia, per Chesterton era “di considerevole soddisfazione pensare di aver sempre ritenuto come primo dovere di un vero patriota inglese quello di simpatizzare con l'appassionato patriottismo dell'Irlanda; di averlo espresso nei momenti peggiori della sua tragedia e di non averlo abbandonato nel suo trionfo.”[1].
L'intellettuale e premio nobel irlandese George Bernard Shaw, nel recensire l'opera, avanzò critiche su una serie di punti, accusando l'autore di eccessivo patriottismo irlandese e di sentimentalismo riguardo a certi aspetti della società ibernica; tuttavia, concluse dicendo: “Il mondo non sarà mai abbastanza grato a Chesterton, e spero che l'Irlanda non sia tra gli ingrati; perché nessun irlandese, vivo o morto, l'ha mai servita con la penna meglio e più fedelmente di lui.”[2].
Contenuti
- Due pietre in una piazza
- La radice della realtà
- La famiglia e la faida
- Il paradosso del laburismo
- L'inglese in Irlanda
- L'errore dell'Inghilterra
- L'errore dell'Irlanda
- Un esempio e una questione
- Belfast e il problema religioso
Edizioni
- G. K. Chesterton, Impressioni irlandesi, introduzione di Gregory Dowling, traduzione di Cristiano Casalini, Milano, Edizioni Medusa, 2013, ISBN 978-88-7698-267-5.
Note
- ^ (EN)
«Of this I may say more in another place; it is sufficient to remark here that it is to me a considerable satisfaction to think that I have always felt it the first duty of a real English patriot to sympathise with the passionate patriotism of Ireland; that I expressed it through the worst times of her tragedy and have not lost it in her triumph.»
(G. K. Chesterton, Autobiografia, V. Il nazionalismo e Notting Hill)
- ^ Su The Irish Stateman nel novembre del 1919.
Voci correlate
- Gli usi della diversità
- L'utopia degli usurai
- I delitti dell'Inghilterra
Altri progetti
Altri progetti
- Testo completo
(Wikisource)
- Wikisource contiene il testo completo in lingua originale di Impressioni irlandesi.
Collegamenti esterni
- (EN) Il testo completo in lingua originale sul sito della De Montford University.
- (EN) Lezione di Dale Ahlquist, presidente della Società chestertoniana americana, su Impressioni irlandesi.
V · D · M | ||
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Elenco parziale delle opere · Opere in lingua originale | ||
Poesia | Burloni barbagrigia (1900) · Il cavaliere pazzo e altre poesie (1900) · La ballata del cavallo bianco (1911) · Lepanto (1911) | Tutta la scienza, anche la scienza divina, è una sublime storia gialla. Solo che non è impostata per rivelare perché un uomo sia morto, ma il segreto più oscuro del perché egli viva. |
Romanzi | Il Napoleone di Notting Hill (1904) · L'uomo che fu Giovedì (1908) · La sfera e la croce (1909) · Uomovivo (1912) · L'osteria volante (1914) · Gli alberi dell'orgoglio (1922) · Il ritorno di don Chisciotte (1927) | |
Raccolte di racconti | Il club dei mestieri stravaganti (1905) · L'innocenza di padre Brown (1911) · La saggezza di padre Brown (1914) · L'uomo che sapeva troppo (1922) · Racconti dell'arco lungo (1925) · L'incredulità di padre Brown (1926) · Il segreto di padre Brown (1927) · Il poeta e i pazzi (1929) · Quattro candide canaglie (1930) · Lo scandalo di padre Brown (1935) · (Opere e raccolte postume) I paradossi del signor Pond (1936) · Luce diurna e incubo (1986) | |
Biografie | Robert Browning (1906) · Charles Dickens (1906) · George Bernard Shaw (1909) · William Blake (1910) · San Francesco d'Assisi (1923) · Robert Louis Stevenson (1927) · Chaucer (1932) · San Tommaso d'Aquino (1933) · (Opere postume) Autobiografia (1936) | |
Saggistica | L'imputato (1901) · Eretici (1905) · Introduzione al Libro di Giobbe (1907) · Ortodossia (1908) · Tremende bazzecole (1909) · Ciò che non va nel mondo (1910) · L'età vittoriana nella letteratura (1913) · Berlino barbara (1914) · L'appetito della tirannia (1915) · I delitti dell'Inghilterra (1916) · L'utopia degli usurai (1917) · Impressioni irlandesi (1919) · La superstizione del divorzio (1920) · Gli usi della diversità (1920) · La nuova Gerusalemme (1920) · Eugenetica e altri malanni (1922) · Quello che ho visto in America (1922) · L'uomo eterno (1925) · Il profilo della sanità (1927) · Perché sono cattolico (1929) · La resurrezione di Roma (1930) · Il pozzo e le pozzanghere (1935) · (Opere e raccolte postume) L'uomo comune (1950) · Come si scrive un giallo (2002) | |
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Coautore | Siamo d'accordo? (1928) (con Shaw e Belloc) · L'ammiraglio alla deriva (1931) (con il Detection Club) |