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Ferrante II Gonzaga
Ritratto di Ferrante II Gonzaga
Duca di Guastalla
In carica
1621 – 1630
Predecessore
sé stesso come conte
Successore
Cesare II Gonzaga
Altri titoli
Duca di Amalfi
Nascita
1563
Morte
Guastalla, 5 agosto 1630
Dinastia
Gonzaga
Padre
Cesare I Gonzaga
Madre
Camilla Borromeo
Consorte
Vittoria Doria
Ferrante II Gonzaga (1563 – Guastalla, 5 agosto 1630) è stato un nobile italiano terzo conte di Guastalla dal 1575 al 1621 e poi duca di Guastalla dal 1621 al 5 agosto 1630, e duca di Amalfi, a cui subentrò nel 1575.
Figlio di Cesare I Gonzaga e di Camilla Borromeo, «nel 1598 fu a Ferrara all’arrivo di Clemente VIII, quando il pontefice prese possesso del ducato. Trovarsi in quella città in quel momento era funzionale a partecipare al matrimonio di Margherita d’Austria con Filippo III, che vi fu celebrato dal papa. Entrò poi a far parte della corte della nuova regina di Spagna, che sarebbe partita nella primavera dell’anno successivo, seguendola sino a Madrid. In quell'anno e circostanza ebbe da Filippo III il Toson d’Oro, e nel 1605 l’incarico di consegnare la medesima decorazione ai duchi di Modena e della Mirandola»[1].
Fu un buon politico e ricoprì incarichi imperiali di prestigio, tra i quali quello di commissarioimperiale in Italia.[2] Il 2 luglio 1621 la contea di Guastalla divenne un ducato, diventandone primo duca.
Morì nel 1630 a causa della peste che stava imperversando per il nord Italia.
Discendenza
Ferrante II si sposò, nel 1587, con Vittoria Doria (1569-1618), figlia dell'ammiraglio Gianandrea Doria, con la quale ebbe numerosi figli:
^«[...] tale incarico fu un segnale 'politico' che il re di Spagna mandò all’estense, molesto nei confronti del conte di Guastalla per questioni confinarie» Eugenio Bartoli, 'Ser como una Friburgo de Italia': il ducato di Guastalla tra le due anime asburgiche, in Annali di storia moderna e contemporanea, vol. 15, Milano, Vita e Pensiero, 2009, p. 174, DOI:10.1400/209145, ISSN 1972-5655 (WC · ACNP).
^Florian Runschke, Das Generalkommissariat in Italien von 1624-1632. Auftrag, Arbeit und Akzeptanz der ersten beiden Amtsinhaber, in Quellen und Forschungen aus italienischen Archiven und Bibliotheken, vol. 99, 2019, pagg. 201-242 (online).