Bolbitius vitellinus
Bolbitius vitellinus | |
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Bolbitius vitellinus | |
Classificazione scientifica | |
Dominio | Eukaryota |
Regno | Fungi |
Phylum | Basidiomycota |
Classe | Basidiomycetes |
Ordine | Agaricales |
Famiglia | Bolbitiaceae |
Genere | Bolbitius |
Specie | B. vitellinus |
Nomenclatura binomiale | |
Bolbitius vitellinus (Pers.) Fr., 1838 |
Bolbitius vitellinus Caratteristiche morfologiche | |
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Cappello | campanulato |
Imenio | lamelle |
Lamelle | libere |
Sporata | ocra |
Velo | nudo |
Carne | immutabile |
Ecologia | saprofita |
Commestibilità | non commestibile |
Manuale |
Bolbitius vitellinus (Pers.) Fr., Epicrisis Systematis Mycologici (Upsaliae): 254 (1838).
Bolbitius vitellinus è un fungo basidiomicete appartenente alla famiglia Bolbitiaceae.
Caratteri morfologici
Cappello
Piuttosto piccolo, 2 – 5 cm.
Inizialmente campanulato, diventa poi convesso ed infine piano; viscido con l'umidità; color giallo-citrino (oppure color tuorlo d'uovo), a volte giallo-ocra; presenta striature radiali.
Sbiadisce con l'età ma preserva il colore giallo vivo al centro, sotto forma di umbone. A volte si decolora a tal punto da diventare quasi "trasparente".
Lamelle
Libere, fragili; dapprima gialline, successivamente giallo-sporco, infine giallo-ocra per via della sporata.
Gambo
3-7 x 0,5–1 cm, cilindrico, esile, molto fragile, cavo, fioccoso, bianco alla base, color giallo-chiaro altrove.
Carne
Biancastra oppure giallina, inconsistente.
- Odore: subnullo, non ben definibile.
- Sapore: praticamente nullo.
Microscopia
- Spore
- ellissoidali, brune in massa, lisce, con poro germinativo largo e centrale, 10,5-14,5 x 6,2-7,0 µm.
- Basidi
- tetrasporici, raramente bisporici, clavato-pedicellati, 21-24 x 9,5-13 µm, ialini.
- Cheilocistidi
- irregolarmente lageniformi, con un collo flessuoso corto o lungo, 23-36(-48) x 9,5-12(-19) µm, ialini.
- Pleurocistidi
- rari, utriformi o lageniformi, 23,5-28,5 x 7-10 µm.
Reazioni chimiche
Con KOH (idrossido di potassio) la superficie del cappello vira al grigio scuro.
Habitat
Gregario, spesso cespitoso; cresce dalla primavera all'autunno, su prati ricchi di humus.
Predilige lo sterco ma cresce anche su materia organica in decomposizione come legno marcescente, fogliame, fieno ecc.
Commestibilità
Senza alcun valore alimentare, anche se probabilmente innocuo.
Etimologia
Dal latino "vitellinus"= "inerente al tuorlo d'uovo", per via del colore giallo.
Specie simili
- Alcune specie dei generi Hygrocybe, Panaeolus e Coprinus.
- Leucocoprinus birnbaumii, una specie tropicale simile per taglia e colore del cappello, ma quest'ultimo non è viscido, le lamelle sono libere, ha un anello sul gambo e le spore sono bianche.[1]
Sinonimi e binomi obsoleti
- Agaricus boltonii Pers., Synopsis Methodica Fungorum (Göttingen): 414 (1801)
- Agaricus flavidus Bolton, Hist. fung. Halifax: 149 (1789)
- Agaricus vitellinus Pers., Synopsis Methodica Fungorum (Göttingen): 402 (1801)
- Bolbitius boltonii (Pers.) Fr., Epicrisis systematis mycologici (Uppsala): 254 (1838)
- Bolbitius flavidus (Bolton) Massee, Brit. Fung.-Fl. 2: 204 (1893)
- Cortinarius vitellinus (Fr.) Bigeard & H. Guill., Fl. Champ. sup. France (Chalon-sur-Saône): 255 (1909)
- Prunulus boltonii (Pers.) Gray, A Natural Arrangement of British Plants (London) 1: 632 (1821)
Note
- ^ Michael Wood, Fred Stevens, Bolbitius vitellinus, su The Fungi of California, 1996-2007.
Bibliografia
- (EN) Bolbitius vitellinus, in Index Fungorum, CABI Bioscience.
- S. Bontacchio, Bolbitius vitellinus (PDF) [collegamento interrotto], su SIAVRS, 13 giugno 2005.
- Kuo, M., Bolbitius vitellinus, in Www.MushroomExpert.Com, febbraio 2007.
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